La nostra storia
Amadei, D., L’humus de “la bula”,
in Cooperativa “la bula”. Fatti di Semplicità. 25 anni di integrazione sociale a Parma,
a cura di L. Stanghellini, Parma, 2006.
La cooperativa nasce dalla passione e dall’impegno di una ventina di persone che, alla fine degli anni ’70, portavano avanti esperienze di non violenza con la neonata “Lega Obiettori di Coscienza e di Solidarietà”.
Nel 1980, grazie anche all’accessibilità di un finanziamento della CEE, venne costituita una cooperativa di pre-avviamento lavorativo per i tanti giovani (e anche meno giovani) che si trovavano in centri residenziali con poche opportunità di relazioni esterne, non erano riusciti a svolgere idonei percorsi scolastici o avevano frequentato solo scuole “speciali” o non oltre la 3a media.
Nasceva così la bula, il cui nome – “segatura” in dialetto parmigiano – aveva in sé il contenuto dell’oggetto principale del nuovo laboratorio – la falegnameria, appunto – e rappresentava insieme il valore etico della comunità: dal piccolo, dal poco, dal nascosto, se ci si crede fermamente, possono nascere opere e “storie” di grande bellezza…
La nostra base sociale
Capii che un uomo, oltre a vivere per il bene personale,
deve inevitabilmente contribuire al bene degli altri:
se dobbiamo prendere un paragone dal mondo degli animali,
allora occorre prenderlo dal mondo degli animali sociali, come le api.
Lev Tolstoj
La base sociale de la bula – composta da soci lavoratori, da fruitori (diretti e famigliari) e volontari – porta in sé la ricchezza e la potenzialità di diversi punti di vista che si incontrano, creano sinergia ed elaborano insieme nuove progettualità.
Attualmente la base sociale de “la bula” è composta da 55 Soci così distribuiti:
14 Soci lavoratori;
20 Soci fruitori;
21 Soci volontari.
Anche il Consiglio d’Amministrazione rispecchia le tre “voci” della cooperativa, ed è composto da:
4 Soci lavoratori;
3 Soci fruitori (familiari);
2 Soci volontari.