LA BULA E LA FOTOGRAFIA
<Di primo acchito verrebbe da confrontare questi album
con l’album delle foto della propria famiglia,
come narrazione condensata dell’esperienza collettiva del gruppo.
L’album familiare è il luogo nel quale, dal continuum
indefinito del tempo, anzi dei tempi possibili, si ricava quel
singolo insieme spazio-temporale che si ritiene di mettere a
fuoco, e che in futuro si vorrà ancora mettere a fuoco nella memoria.
La funzione e l’uso degli album de “la bula”
suggeriscono, tuttavia, una differente lettura. Ridella mi
chiarisce che l’occorrenza di raccogliere il materiale fotografico
trova una motivazione nel desiderio di comunicare, offrendo
a quante più persone possibili, la possibilità di incontrare e
condividere la storia ed il vissuto de “la bula”.
Ecco, allora, che questi raccoglitori conservati con cura
stimo costruiscano uno spazio dello stratificarsi delle memorie
come tessuto multiplo, uno strumento di comunicazione, infine,
per una lettura del reale contro ogni riduzione delle differenze a stereotipo…>
Miodini, L., “la bula”: storia e vissuto nel racconto per immagini,
in Cooperativa “la bula”. Fatti di Semplicità. 25 anni di integrazione sociale a Parma,
a cura di L. Stanghellini, Parma, 2006.
LE FOTO
Negli anni tanti fotografi si sono avvicinati a la bula e hanno documentato la nostra vita quotidiana: fotografi amatoriali, professionisti, professionisti di fama mondiale.
TONI THORIMBERT
(1983)
ULIANO LUCAS
(1984)
SEBASTIÃO SALGADO
(2000)
STEFANO VAJA
(2005)
MANUELA MOLINARI
(2009)
ANNABELLA TALIGNANI
(2009)
LEOPOLDO SARLI
(2011)
ANDREA NERI
(2011 e 2013)
FRANCO SCHIANCHI
(2012 e 2013)
SIMONE MIZZOTTI per LEICA AKADEMY & IGP DECAUX
(2018)
ARCHIVIO BULA
Dal 1980 a oggi