La storia della bula attraverso la fotografia
Grazie alla collaborazione con l’Associazione Culturale “Giuseppe Micheli”, che ha partecipato al bando “Ricostruire una storica memoria”, abbiamo svolto un lavoro di digitalizzazione d’archivio all’interno di una più ampia ricerca sul tema dell’inserimento delle persone fragili nella società e sul territorio di Parma attraverso la cooperazione. Il nostro lavoro ha visto la digitalizzazione di materiale d’archivio di Confcooperative del 1948, 1949, 1950, 1951, e di 100 pagine scelte dall’Archivio della Democrazia Cristiana presso il Circolo “Il Borgo”. La ricerca è stata anche l’occasione per fare un approfondimento su noi stessi, con la raccolta di fotografie e testimonianze a partire dagli anni ’80. In questa sezione del sito abbiamo scelto di pubblicare la storia de “la bula” attraverso il racconto fotografico, in linea con la volontà di rendere fruibile e accessibile a tutti, e in modo semplice e gratuito, parte di quanto abbiamo raccolto. Per ulteriori approfondimenti si rimanda al libro “Persone vere: 1980-2020“, reperibile in cooperativa, edito dalla Casa Editrice Kriss, pubblicato al fine di valorizzare il lavoro svolto e in coerenza con la nostra mission di sensibilizzare la cittadinanza.

10 settembre 1980
Per “la bula” è iniziato tutto
in una vecchia stalla senza intonaco di strada Quarta.

1981
Lavoratori e animali.
Insieme ai primi lavoratori anche i primi animali domestici a farci compagnia.

1981
Pino, uno dei primi ragazzi. Una bella amaca per ricordare che si impara anche nel riposo dopo il lavoro e il pranzo.

1981
Orti sociali. Le prime collaborazioni con gli anziani degli orti sociali a fianco della cooperativa.

1981
Comunità “Il portico”
Giovanna Volta e la comunità “Il portico” ci hanno accolto per tanti pranzi insieme.

1981
Verso l’alto. Si fanno i lavori anche nel sotto-tetto della stalla, raggiungibile solo con la scala a pioli.

1982
La storia di Pulcinella.
Murales realizzati dai pittori Volpi e Pernechele, a “la bula” in semilibertà.

1982
Strada Quarta.
Gli spazi de “la bula” si trovano nel mezzo di un’area verde ancora incolta.

1982
Oggetti in mostra
Enrico, Rita, Fabio,
Antonio e Daniela.

1982
Sala mensa
Si lavora per una mensa negli spazi della stalla concessa dalla comunità “Il portico”.

1982
Sacchi di cemento. Paolo in cortile osserva i lavori in corso, le norme sulla sicurezza sono ancora lontane.

1982
Pranzo all’aperto.
In mezzo ai lavori in corso c’è spazio per una mensa all’aperto, quando non piove.

1983
Magazzino. Costruiamo un magazzino per il legname e gli attrezzi dell’orto, progettato da un nostro obiettore, l’ingegner Giorgio Calzetti.

1984
Al mare.
Per le vacanze siamo sempre andati in luoghi di mare belli e accoglienti.

1985
Calciobalilla
Tra i tanti che frequentano “la bula” c’è chi vuole lasciare un dono come un bel calciobalilla.

1986
Cresciamo di numero.
In mensa non bastano più due tavoli per tutti, nemmeno tre.

1986
Arti e mestieri.
Il negozio di borgo Felino in collaborazione con il Dipartimento di salute mentale dell’Usl.

1986
Laboratorio “monolocale”.
Paolo, Giacomo e Edo al lavoro in falegnameria, in quella che era la vecchia stalla. Riscaldavamo con una stufa economica a legna… altri tempi davvero!

1987
Festa di primavera.
Dopo la prova “in famiglia” dell’anno precedente organizziamo la 1a Festa di primavera.

1987
Area verde.
Tante persone di tutte le età,
il parco de “la bula” è davvero per tutti.

1987
Via Oradour. In ottobre viene inaugurato il “Centro giovani” con il “Teatro Europa” e due spazi per la nostra cooperativa.

1987
“Il truciolo“.
Lavoro di gruppo alla cooperativa sociale “Il truciolo” nel laboratorio di cartotecnica di via Oradour.

1987
Falegnameria.
Un nuovo spazio per il laboratorio attrezzato nei locali di via Oradour.

1987
Intercooperazione.
Il primo negozio consortile si chiamava “Il pane diviso”.

1987
Tocco delicato
Come si fa a non credere che uomini e animali si capiscono?

1987
Mettiamoci in posa.
Cristina, Paolo, Angela, Giacomo, Daniela.

1989
Banchetti per farsi conoscere. I lavori in legno piacciono e ini- ziamo ad essere chiamati a feste e mercati.

1990
“la bula” cresce.
Al gruppo si sono aggiunti altri educatori, Sandra e Gianfranco, e validi aiutanti, Anna e Onelio.

1991
“la bula” si allarga.
Nasce un nuovo locale collegato con la falegnameria progettato dall’architetto Maurizio Bocchi.

1991
Lavori in corso.
Qualcosa si aggiunge, qualcosa si perde (una facciata coi murales).

1991
Obiettori in Servizio Civile.
Con i ragazzi è amore a prima vista… e molto caloroso.

1991
Babbi natale.
Remo, Giacomo, Paolo, Claudio, Maurizio, Stefano, Francesca, Gigi e Gianmarco in borgo Felino davanti al negozio.

1992
Provvisoriamente. Il laboratorio di colorazione ricavato al primo piano della vecchia stalla.

1992
Uno spazio proprio nuovo.
I laboratori si sono raddoppiati (in primo piano Giacomo).

1993
Scuole in visita. Bambini della Scuola dell’Infanzia “Domenico Maria Villa” in visita ai laboratori.

1994
Il saluto del Parma Calcio.
Con i giocatori nel negozio di via Oradour “Il pane diviso”.

1994
La squadra degli Obiettori. Amichevole tra il “Il truciolo” e “la bula”. Da sinistra Marzio, Michelangelo, Gianluca, Enrico, Luca, Matteo.

1994
Tutti insieme.
Foto di gruppo nell’area verde per l’inaugurazione dello scivolo.

1994
Pulcinella in carne e ossa.
Enrico, Carminio e Pier per una nuova salita acrobatica.

1994
Natale.
Auguri e scambio di doni tra familiari, amici e volontari.

1994
Uno spazio tutto nuovo.
9a Festa di primavera: inaugura- zione dei lavori ultimati nel parco a cura del Comune di Parma.

1995
La pasta per la torta fritta.
Si festeggia con le volontarie dell’Arci San Lazzaro.

1996
La famosa torta fritta dell’Arci.
Guido è tra i volontari del circolo di via Ugoleto.

1996
In festa tutte le età.
10a Festa di primavera: partecipano oltre mille persone, un successo.

1996
Un nuovo negozio. Inaugurazione di “Manodopera” in Galleria Polidoro con le coop. sociali “Avalon” e “Fiordaliso”

1996
Sempre più bella. L’inaugurazione del trompe l’oeil realizzato dalle restauratrici dell’Ente Scuola Edile di Parma.

1998
Alla “Bottego”. Gianmarco insegnante nel laboratorio di falegnameria organizzato nei locali dela scuola.

1998
Pesca di beneficenza.
Ezio alla cassa della pesca gastronomica di beneficenza durante la Festa di primavera.

1998
Tanto teatro e nuove maschere.
12a edizione per la Festa di primavera con un pubblico di ogni età.

1998
Il negozio all’interno. Gli oggetti in bella mostra: le nostre bomboniere accompagnano tante storie indimenticabili.

2001
Oggetti sempre più curati.
Maria Chiara Mossini nel suo regno.

2001
A mensa siamo ormai stretti.
Accogliamo sempre nuovi amici a pranzo.

2001
Arrivano nuovi Obiettori. Marco e Massimiliano sono fra gli ultimi ad aver scelto il Servizio Civile. Anche Vittorio e Fabiano stanno per lasciarci.

2001
Servizio Civile al femminile.
Il Servizio Civile Nazionale inizia ad aprire le porte alle donne. Qui Elisabetta, Elena e Annalisa con Adrian e Alessandro.

2002
La falegnameria.
“la bula” inaugura nuovi spazi sempre più professionali.

2002
Dopo vent’anni.
Un vero laboratorio di falegnameria, progettato da un nostro obiettore, Paolo Pedrelli, realizzato dal Comune di Parma e attrezzato da Fondazione Cariparma.

2002
16a Festa di primavera.
Festeggiamo insieme alla comunità i nuovi spazi.

2003
Sempre qualcosa di nuovo.
Inauguriamo i laboratori finalmente attrezzati al meglio.

2003
Teatro alla festa.
Per il programma della 17a Festa
di primavera si organizzano addirittura due spettacoli teatrali.

2003
“la bula” in maschera.
A Carnevale la tradizionale festa
insieme ad amici e volontari.

2003
Musica dal vivo.
L’omaggio delle fan al cantante
Gianni Morandi a fine concerto.

2004
“Nottambula”.
Nasce il gruppo appartamento
che accoglie donne con disabilità.

2006
“Fatti di semplicità”. Un bellissimo libro per i 25 anni della cooperativa, sostenuto da Fondazione Cariparma, in collaborazione con Le Eliche e CSAC dell’Università di Parma.

2006
Alla biblioteca “Pavese”.
L’evento di presentazione del libro alla presenza di amici, volontari e autorità.

2007
“Oltrelavoro e tempo libero”.
Nasce un progetto per pensare
anche le ore dopo il lavoro.

2007
“Oltrelavoro e tempo libero”.
Il bricolage nel laboratorio di falegnameria in preparazione
al Natale.

2008
Progetto “Nuove domiciliarità”.
Corso per assistenti familiari in
collaborazione con Consorzio Solidarietà Sociale e cooperativa
“Dal Mondo”.

2010
Progettiamo con la scuola. Comincia il progetto “Giocabulando”: inventiamo e costruiamo insieme un parco per tutti.

2010
Attori a teatro.
Francesco e Michele recitano con la compagnia dialettale “I guitti
di Roberto Veneri”.

2011
Finalmente comodi.
Tutti a pranzo all’interno della nuova mensa, bella, ampia e attrezzata.

2011
Cresciamo ancora.
Dopo i lavori di ampliamento a cura del Comune di Parma,
abbiamo un nuovo spazio che si affaccia sul parco.

2011
30 anni.
La mostra fotografica interattiva
“Ator che bula!” segna i trent’anni
della cooperativa.

2011
“Altro che segatura!”.
L’inaugurazione dell’esposizione in Galleria San Ludovico

2012
Nuove opportunità di lavoro. Progetto “L’Antibarriera: dal chicco di caffè alla tazzina attraverso diverse abilità”: il corso con Vito Schiavo ad “Artcafè”.

2012
Tirocinio.
Dopo il corso ci si sperimenta
alla “Trattoria Scarica”.

2013
Nasce “Digitarlo”. Grazie ad un progetto innovativo sostenuto da Fondazione Cariparma, apriamo la bottega digitale de “la bula” in via Emilio Lepido.

2014
La bottega digitale. L’attività si apre sempre più al pubblico e ospita anche la biblioteca “Baratto” della neonata
associazione “Amici della bula”.

2015
Trovare la propria casa. Il gruppo appartamento “Nottambula” si trasforma in “Casa ritrovata” per creare un contesto sempre più familiare e personalizzato.

2016
“Digitarlo” cambia casa. Dopo tre anni ci spostiamo in centro città per scommettere sull’attività lavorativa: l’inaugurazione in via Paciaudi, alla presenza di ragazzi, famiglie, amici, autorità.

2016
Salviamo vecchi ricordi. Al lavoro per digitalizzare e archiviare foto, video e documenti, sempre più in relazione con cittadini, aziende, enti pubblici e privati.

2016
Serge Latouche.
L’economista e filosofo francese
in visita nella bottega di via Paciaudi.

2016
30a Festa di primavera. Fra i diversi eventi non può mancare il saggio di tai-chi dei ragazzi de “la bula””, guidati dal nostro socio volontario Stefano.

2017
‘68 digitale. Grazie al sostegno di Fondazione Cariparma e con la collaborazione del Centro Studi Movimenti, inizia la digitalizzazione di manifesti, e documenti del ’68 italiano.

2017
“Oltrelavoro e tempo libero” Il progetto, condotto da volontari
e coordinato da “la bula”, offre sempre più risposte per riempire
un tempo libero che rischia di essere vuoto, e compie ben 10 anni!

2017
Viaggiare sicuri. Il nuovo pulmino sostenuto dai cittadini alla 30a Festa di primavera, con una raccolta fondi coordinata dal nostro socio volontario Alberto.

2017
Il “Bollaio matto” alla Festa. Nel laboratorio con i ragazzi abbiamo scoperto che la bolla di ognuno rifletteva quella degli altri: siamo diventati maghi e principesse, volando con la fantasia.

2018
‘68 digitale.
18 e 31 maggio, presentazione pubblica della documentazione
digitalizzata ed excursus storico a cura del Centro Studi Movimenti.

2018
Arte alla Festa. Mostra di quadri in ricordo della nostra socia Annamaria Buiani, ancora in parte custoditi nei nostri spazi o acquistati tramite donazione da soci e amici.

2018
Segnali d’Italia. Una campagna di affissioni valorizza iniziative di speranza e impegno in tutta la città e per tutta l’estate. Siamo scelti fra le realtà da documentare!

2018
Uliano Lucas e “la bula”. A Milano incontriamo il fotografo
che aveva documentato “la bula” negli anni ’80. Firma “con affetto”
il libro “Fatti di semplicità”, che raccoglie alcune sue foto d’epoca.

2018
Docenti all’Università. Alla Cattolica di Milano siamo tra i relatori del convegno “Immaginabili risorse, pratiche e tesi intorno al valore della disabilità”.

2018
“la bula” viaggia online
3 dicembre, Giornata internazionale delle persone con disabilità: presentiamo il nostro nuovo sito internet.

2019
“Digitarlo” in via Bologna
“Digitarlo” è una scommessa
per tanti giovani e per questo “la
bula” investe su una nuova sede:
programmiamo l’acquisto e iniziamo la ristrutturazione degli spazi.

10 settembre 1980
Progetto Link Abili. Grazie a Fondazione Cariparma
ampliamo la progettazione:
la tecnologia offre nuove opportunità
di lavoro con la laser che
taglia e incide su diversi materiali.

2019
Crowdfunding.
Crédit Agricole ci sceglie per l’avvio della sua piattaforma di raccolta fondi: superiamo l’obiettivo dei 10mila euro destinato all’adeguamento
degli spazi di “Digitarlo”.

2020
Inaugurazione via Bologna
Il 4 dicembre, all’interno degli
eventi della settimana dei diritti
delle persone con disabilità,
inauguriamo la nuova sede,
bella, ampia e attrezzata.

2020
Amici al tempo del Covid.
Nei mesi del lockdown comunichiamo a distanza, tramite padlet, per raccogliere video di “saluti e baci” in modo da non sentirsi mai soli.

2020
La solidarietà non si ferma.
La falegnameria produce volontariamente per l’Ospedale di Vaio targhette perché i familiari possano ricevere in contenitori gli effetti dei loro congiunti defunti.

2020
Momenti all’aperto.
Per tutto il lockdown e oltre la
“Casa ritrovata” è sempre aperta
in sicurezza. Non potendo uscire
le ragazze usufruiscono del balcone per distrarsi e giocare.

2020
Festa di primavera a distanza.
Ricorderemo tutti questa festa
in cui abbiamo chiesto a ragazzi,
soci e familiari, di dire una parola
per “la bula”. Ne è nato un bellissimo video che ci ha dato forza.

2020
Luglio, riapriamo le sedi.
“Digitarlo” e il Centro socio
occupazionale di strada Quarta
accolgono i ragazzi con servizi e
spazi rimodulati per lavorare in
sicurezza.

2020
Tenerezza al tempo del Covid.
Le normative richiedono spazi e
piccoli gruppi divisi per garantire
la sicurezza sanitaria di tutti, ma
troviamo nuove strategie per sentirci
vicini.

2020
Tai-chi all’aperto.
Grazie a Stefano e alle ampie
distanze che il parco permette,
ritorniamo a fare attività all’aria
aperta.

2020
Mostra “Antelami a Parma”.
Collaboriamo col Museo Diocesano producendo borracce con i mesi antelamici. Ripartiamo con fiducia, dando dignità al lavoro attraverso la cultura e la bellezza.

2020
Festività in piccola comunità.
Non essere sole in pandemia
significa festeggiare il Natale al
sicuro e in compagnia, avendo
comunque incontrato individualmente i propri cari.